11° ASSIOMA: La felicità è essere liberi di perseguire i propri sogni in pace con la propria coscienza
Procediamo sull’ultimo assioma importante della CANV.
È l’assioma che Stefano Benemeglio ha utilizzato più di OGNI altra cosa per definire un concetto importantissimo della nostra vita.
In quanti, sia nelle scienze psicologiche che antropologiche, sociali, ecc. hanno cercato di dare una definizione di che cosa sia la felicità.
Noi riteniamo che Benemeglio abbia dato un’importantissima e un’ottima visione di quella che è la felicità:
“La felicità è essere liberi di perseguire i propri sogni in pace con la propria coscienza”.
Quindi sono 3 gli elementi fondamentali che contraddistinguono questo assioma:
1) la LIBERTA’: quindi sentirsi liberi di poter scegliere quelli che sono gli obiettivi della nostra vita.
2) I SOGNI: dobbiamo essere liberi, ma dobbiamo anche avere degli obiettivi, perché se siamo liberi ma poi non abbiamo identificato, focalizzato i nostri obiettivi comunque non possiamo essere felici.
3) E, terzo elemento, è la COSCIENZA, essere in pace con noi stessi.
Se siamo liberi di perseguire i nostri sogni, se siamo in grado di identificare i nostri obiettivi e se siamo in pace con noi stessi allora possiamo dire di essere veramente felici.
Attenzione: un ultimo passaggio importantissimo su questo assioma: non diciamo che la felicità è la libertà di conquistare i propri obiettivi; MA diciamo che la felicità è la libertà di perseguire i propri obiettivi.
C’è una differenza fondamentale!
La conquista implica che tu devi raggiungerli quegli obiettivi per forza, mentre perseguire significa mettersi in cammino, seguire una strada, un percorso.
La differenza è che nella vita, gli obiettivi possiamo anche non raggiungerli per vari motivi, o perché per forza di cose, c’è qualcosa che ce lo impedisce e non riusciamo o perché ad un certo punto della nostra vita possiamo anche decidere che non è più quello l’obiettivo, ma è un altro.
Quindi, di conseguenza, non è il raggiungimento in sé dell’obiettivo a definire la tua felicità ma è la strada, il percorso che tu fai per raggiungere quell’obiettivo.
Se, per esempio, da piccolo tu volevi fare il medico, è ovvio che essere libero di scegliere di fare medicina, è già una scelta importante, perché non hai NESSUNA costrizione.
Oggi sappiamo che invece TANTE volte sono i genitori che ci indirizzano.
Ma se abbiamo questa fortuna, siamo liberi poi di raggiungere il nostro obiettivo!!
Ma il lungo percorso che dobbiamo fare per diventare, medico dobbiamo passare per diverse tappe: la scuola elementare, la scuola media, la scuola superiore e l’università.
E cosa succede se in una di queste fasi decidessimo di abbandonare l’obiettivo iniziale?
Per cui l’obiettivo diventa un altro? Per esempio, fare il cantante o il musicista?
Attenzione, la nostra libertà sta anche nel poter decidere di cambiare quell’obiettivo e, soprattutto, anche il nostro sogno.
Se sto facendo il percorso per diventare medico, non sarà diventare medico che mi renderà felice ma sarà tutto il percorso stesso.
Se poi cambio idea e voglio fare il musicista sarà il percorso per diventare musicista che mi renderà libero e mi renderà felice.
Attenzione, sempre se in tutte queste scelte siamo in pace con noi stessi!!
Perché se invece nascesse un conflitto con noi stessi per colpa delle nostre scelte, allora OVVIAMENTE dobbiamo lavorarci sopra, perché altrimenti non saremo felici.
Bene in questo articolo abbiamo visto quali sono i 3 PILASTRI insostituibili della felicità che sono
1) la libertà,
2) i sogni intesi come obiettivi e
3) la coscienza intesa come pace con noi stessi.
Abbiamo visto fino adesso gli 11 assiomi più importanti delle Discipline Analogiche e della CANV.
Nel prossimo articolo vedremo degli aspetti legati all’efficacia, cioè come mai la CANV risulta essere effettivamente efficace.
Quindi tratteremo quello che è l’atomo fondamentale della CANV ossia l’esigenza. Una cosa di cui abbiamo già parlato nel Master Online in Comunicazione Analogica Strategica e che approfondiremo nella prossima.